Lo ricordo bene il giorno in cui ho aperto il blog. Ero tutt’altro che annoiata. Ogni cosa mi sembrava bellissima e con quello spirito ho iniziato a scrivere. Tutt’ora questo è il luogo delle cose belle, del tempo vissuto, dei momenti per me. Lo è anche di un tè caldo con una torta fatta in casa o di un pasto leggero dopo una lezione di yoga. Devo dire che nel tempo ci siamo trasformate io e la cuisine. Siamo diventate grandi, più consapevoli, forse anche un po’ più belle. Sappiamo quello che possiamo fare e quello che non possiamo. O forse sappiamo quello che ci piace fare e quello che non ci piace. La cuisine è anche istinto, buttarsi nelle cose di pancia e senza pensarci troppo. La cuisine è una vetrina bella, un po’ curata e un po’ lasciata andare. [Il blog ha subito decisamente tanti cambiamenti di template e di piattaforme, noterete che, andando indietro, alcuni dettagli nelle visualizzazioni non sono proprio precise…] ma va bene così! Con la cuisine siamo passate dall’era dei blog all’era dei social, alla quale ci siamo adattate pian piano, sperimentando diverse cose, ancora non ci siamo proprio abituate a questo mondo.
In fondo questo è anche il luogo della nostalgia; era bello il tempo in cui tra le blogger c’era una grande solidarietà e amicizia, seppur virtuale; si passava dal blog di ognuna per avere aggiornamenti su di loro oltre che sulla loro cucina e si lasciava un commento o un saluto affettuoso. Da parte mia ho dei ricordi di diverse blogger che hanno smesso improvvisamente di scrivere e il senso di andare a commentare sugli altri blog, per quanto mi riguarda, si è un po’ perso. Ma, bisogna dirlo, questo entusiasmo ha lasciato il posto ad altre cose belle come l’amicizia fuori dalla rete, nata con qualcuna, le opportunità lavorative e un impegno che man mano è cresciuto anche offline. Tutte queste cose ci sono successe in questi anni. Non sono una blogger proprio di primo pelo, come qualcuno potrebbe pensare. Anche se devo ancora crescere tanto. Le signore non dicono l’età, ma la cuisine fa eccezione e dichiara che il 28 di questo mese compie ben 7 anni! Tanti auguri a noi e brindiamo alle piccole cose belle che sono quelle che ci fanno stare bene. Un po’ come una torta di famiglia, una ricetta tramandata, talmente buona e genuina da far impallidire gran parte delle torte da copertina degli ultimi tempi.
Ingredienti:
- 350 g farina
- 150 g burro
- 250 g zucchero
- 3 uova medie
- 50 ml di latte
- 8 g di lievito per dolci (mezza busta)
Per il ripieno:
- 200 g di amaretti sbriciolati
- 250 g di ricotta
- 50 g di zucchero
- 1 uovo medio
In una ciotola sbattete insieme burro e zucchero. Aggiungete mano a mano anche la farina col lievito, le uova e il latte.
A parte sbattete insieme gli amaretti con la ricotta, lo zucchero e l’uovo.
Dividete il primo impasto in due parti. La prima parte la versiamo in una teglia da 26 cm foderata di carta forno, quindi versiamo il composto di ricotta e amaretti, finiamo con la seconda parte del primo impasto.
Non preoccupatevi se la seconda parte di impasto non copre bene il ripieno, in cottura salirà con la lievitazione e la torta si sistemerà da sola.
Inforniamo a 180° per 40 minuti circa.
A presto!
2 Comments
saltandoinpadella
28 Marzo 2018 at 21:30Che bello Claudia, auguriiiii. Sembra strano ma è davvero così, i nostri blog sono cresciuti con noi, la grafica, le foto, i testi sono come un album di fotografie, di quelli che si sfogliano a natale per ripensare ai momenti importanti della vita. Approvo totalmente la scelta sulla torta per festeggiare. Sai che sono una da torte semplici, genuine e casalinghe. Le mie preferite.
tizi
30 Marzo 2018 at 15:13auguri cara e complimenti per il tuo percorso! questa torta un po’ vintage mi ha conquistata appena ho letto gli ingredienti, la trovo deliziosa!
un abbraccio, buona pasqua!