Come sapete, amo scrivere dei miei viaggi, mi piace mischiare la cucina con i miei racconti e questa settimana ho deciso di dedicare due post al nostro giro in Finlandia. Certamente se mi avete seguito su instagram, ne avete avuto un buon assaggio, ma qui ve la racconterò con più particolari e qualche consiglio. Nel primo post, questo, vi racconto il giro vero e proprio di circa otto giorni; nel secondo, che sarà forse un po’ più corto, i due giorni a Helsinki che merita un capitolo a parte.
Il nostro viaggio parte con l’atterraggio a Helsinki nel pomeriggio, dove non abbiamo sostato ma, da qui, con un’auto, abbiamo guidato per circa 50 km a est, facendo tappa a Porvoo. Questa è la città più antica della Finlandia, con impianto medievale. Il centro storico è infatti costituito da alcune stradine pedonali con botteghe e negozi che convergono in una piazza.
Io ho apprezzato tantissimo i suoi negozietti e le sue botteghe. È una città fluviale e sul fiume affacciano alcuni ristorantini tipici e attraccano navi che fungono da locali.
La cattedrale merita una visita.
Noi abbiamo mangiato bene al Meat Disctrict. Un ambiente moderno e giovane, dove abbiamo preso lui renna, io salmone, una tarte tatin (molto simile alla mia!) col gelato per finire in dolcezza.
Nella composizione, in senso orario, un negozietto di chincaglie, il “Meat District”, la locanda dove abbiamo alloggiato, l’altra facciata del Meat District.
Abbiamo trascorso a Porvoo poco più di una giornata, tra paese e foreste (abbiamo alloggiato in una locanda in mezzo al bosco, quella della foto) poi ci siamo diretti a nord-est e dopo un paio d’ore di auto siamo arrivati a Lappeenranta. Questa è una città fortificata sul lago Saimaa. All’interno della fortezza ci sono diversi musei e qualche bottega di prodotti fatti a mano. Noi siamo stati al Wolkoff Talomuseo, poco fuori le mura, che abbiamo visitato con interesse. Non è un vero e proprio museo, ma una villa arredata, di proprietà di una famiglia aristocratica, che offre uno spaccato della vita di fine Ottocento.
Nelle foto alcune delle botteghe che si trovano dentro le mura.
In estate, sulla spiaggia di Lappeenranta si trova anche un’esposizione di grandi sculture di sabbia.
La sera siamo andati a dormire in un Ostello a Imatra, una città vicina che non offre grandi attrattive se non la Chiesa delle Tre Croci di Alvar Aalto, una chiesa degli anni ’60 in mezzo al bosco. È una chicca per gli architetti o per gli appassionati di questa materia.
La mattina della chiesa abbiamo proseguito poi verso nord-ovest verso Punkaharju. Un paese che racchiude in sè il paesaggio più tipico della Finlandia. Si tratta di un lembo di terra tra due specchi d’acqua. Qui si fanno escursioni e passeggiate. Nei percorsi si trovano anche alcune grotte scavate nella terra, veri e propri rifugi utilizzati durante la guerra. Se siete appassionati potete anche raccogliere i funghi, se ne trovano tantissimi!
Noi siamo arrivati in un giorno in cui il tempo non era troppo bello e ne abbiamo approfittato per goderci la sauna che, per un giorno, avevamo a disposizione nel bungalow dove abbiamo pernottato.
La sauna è un vero e proprio rito per i Finlandesi. A me personalmente è una cosa che piace e rilassa. Soprattutto adoro l’ottimo profumo di legno che sprigiona.
In questa zona abbiamo anche visitato il museo forestale, è molto utile per capire la cultura finlandese, strettamente collegata alla foresta e alla natura.
Nella foto, in senso orario, la sauna, io in una stradina di Savonlinna (a caccia di Pokemon, ma questo non si dice!), un piatto di coregone, un fungo nel bosco di Punkaharju.
A una mezz’oretta di auto si trova la cittadina di Savonlinna, dove abbiamo sostato per due notti, è anche il punto più a nord che abbiamo visitato (e per fortuna! Un freddo…).
A Savonlinna c’è un castello fortificato molto suggestivo, che sorge su un’isoletta collegata alla terraferma da un ponte. Noi abbiamo prenotato un giretto in barca e gli siamo girati attorno, poi lo abbiamo visitato. Forse la “visita” culturale più bella e interessante di questi giorni. Dentro a questo castello si respira davvero la storia del tardo Medioevo del Nord.
A Savonlinna c’è anche un bel percorso sulle rive del lago subito dietro al Casinò. Un percorso in mezzo al verde con anche la possibilità di fare un barbecue o un pic-nic.
Due sono i ristoranti da menzionare. Abbiamo mangiato molto bene da Vaahto un posto subito dietro al castello. Qui ho mangiato (per la prima volta) il coregone, un pesce d’acqua dolce molto gustoso che in Finlandia si trova dappertutto, su un lettino di verdure (il piatto che trovate nelle foto!)
Il ristorante che però, più di tutti, merita una menzione a Savonlinna è Majakka, Un ristorantino dall’arredo navale, uno dei pochi aperto fino a mezzanotte (quasi tutti chiudono alle 22!), i piatti sono gustosi ma con un tocco di freschezza, i prezzi onesti per gli standard finlandesi.
Dopo le giornate di Savonlinna abbiamo affrontato una giornata di viaggio per tornare a Sud e siamo arrivati a Turku dove vive una nostra amica che lavora in un bar italiano. Credetemi se vi dico che un cappuccino italiano dopo otto giorni di caffè finlandese è qualcosa di paradisiaco che ci siamo gustati con molta calma e con i piedi sotto la tavola.
Turku è stata la capitale per tanto tempo ed è una città dove la parte più bella si trova sul fiume. Qui sono ormeggiate anche una lunga fila di navi che la sera si illuminano e diventano locali.
Consiglio anche una visita del grande castello (nella foto qui sopra) e un giro alla cattedrale (qui sotto).
Per immergersi completamente nell’atmosfera del nord consiglio un ristorante su tutti, The Harald , in pieno centro, a due passi dalla piazza del mercato, vi si accede da un corridoio arredato con pelli di animali e mobilio in legno grezzo che termina in una scala in legno. Il ristorante al primo piano è arredato in stile vichingo, travi in legno e vettovaglie rustiche. La cucina non delude le aspettative. Io ho mangiato una deliziosa anatra e il principe renna. Occorre andarci presto perché lo chef è molto rigido con l’orario di chiusura che è fisso alle 22.
I prezzi in Finlandia sono più alti dei nostri e nei ristoranti vanno da un 25 a un 50% in più rispetto all’Italia. Per non esagerare con le spese noi mangiavamo fuori una volta al giorno circa, o anche meno. La cucina finlandese però è davvero buona, forse non troppo varia nelle pietanze, ma molto saporita. I piatti principali sono salmone, pesce d’acqua dolce tipo coregone, filetto di renna e tante, tante patate. Nelle grandi città come Turku però si mangia un po’ di tutto, compresi pizza e kebab.
Col mio racconto mi auguro di avervi fatto viaggiare almeno un pochino. Nel prossimo post, venerdì, vi porto a Helsinki. La prossima settimana invece ripartiamo con le ricette di pesce, ma per ora vi do appuntamento a venerdì!
A presto!
3 Comments
Claudia
24 Agosto 2016 at 13:47Uhhhh che bella deve essere la Finlandia.. mi dico sempre che un giorno andrò da quelle parti.. ma quando si hanno 10 giorni di ferie… preferiamo il mare della Grecia :-D.. Sarei curiosa di mangiare la renna.. chissà che sapore ha!!!! e pure il salmone.. deve essere buonissimo! Ti perdono per i Pokemon O_O.. Un abbraccio.. attendo seconda parte.. :-*
Virginia Sementilli
25 Agosto 2016 at 22:08Ciao Claudia! Letto tutto d’un fiato! Mi piacerebbe tanto visitare la Finlandia e il tuo post mi ha messo ancora più curiosità! Aspetto il continuo ad Helsinki! Ciaooo
Mary Vischetti
27 Agosto 2016 at 8:44Che bel post Claudia! Le foto sono stupende e il tuo entusiasmo si respira tra le righe del tuo racconto…Grazie per aver condiviso questa esperienza! Mi hai fatto venire una gran voglia di visitare la Finlandia?
Un abbraccio,
Mary