Quando sono a casa, quando c’è il sole, mi piace fare due passi nei dintorni. Esco struccata, con gli occhiali da secchiona (al posto delle lenti), con una tuta che sembra quasi un pigiama. Anche questa in fondo è libertà! Come sapete abito da poco nella zona della darsena e il canale, il porto dismesso, mi mettono una gran calma. Devo dire che subisco molto il fascino dei territori che hanno una storia recente, che sia un’industria, un porto o una struttura abbandonata. Trovo qualcosa di estremamente romantico e misterioso in queste cose. La zona dove abito ora è perfetta in questo senso. Tante persone la considerano una zona degradata, quella della darsena di Ravenna. Per me è poesia!
Una cosa che faccio volentieri poi, dopo i miei giri, è cucinare e fotografare. Queste per me sono le ricette del relax. Pochi ingredienti stagionali, uno spaghetto buono et voilà, un piatto democratico, che fa felici ricchi e poveri 🙂
Se le fave non sono di vostro gradimento, o non le trovate fresche (quando non sono fresche sono molto amare e il piatto ci perderebbe) potete usare ugualmente i piselli, o fare un mix dei due legumi.
150 g di spaghetti
100 g di fave sgusciate
tre cucchiai di pecorino romano
due rossi d’uovo
un cipollotto fresco
sale pepe olio evo
Tritiamo finemente il cipollotto e lo facciamo soffriggere in una padellina con un po’ d’olio.Quando il cipollotto sarà diventato trasparente aggiungiamo anche le fave e facciamo cuocere per una decina di minuti circa (bagnando con l’acqua di cottura della pasta se si asciugherà molto).
Cuociamo la pasta in abbondante acqua salata ma la tiriamo su quando mancano almeno 5 minuti di cottura tenendo da parte l’acqua. La risottiamo nella padella con le fave bagnando con l’acqua di cottura.
Prepariamo una crema sbattendo i rossi d’uovo col pecorino romano e aggiungendo 2 cucchiai di acqua di cottura della pasta.Spegnamo il fuoco e aggiungiamo immediatamente la crema di tuorli saltando per un minuto circa. Serviamo ben caldo.
A presto!
7 Comments
Claudia
7 Marzo 2016 at 13:48Wowwwww sai che è una ricetta della nostra tradizione romana.. una vera bontà!!!! smackkkk e buon lunedì :-*
Mirta e Patata
7 Marzo 2016 at 14:56Che buona! davvero gustosa e democratica!!! 😀 complimenti…un abbraccio e buon inizio settimana! 😀
Imma
7 Marzo 2016 at 17:09Piatto invitantissimo anche con pochi ingredienti come piace a me ma tutti ricchi di sapore!!Da provare senz’altro!!!!Bacio,Imma
Tatiana
8 Marzo 2016 at 8:34Ehi ma qui ultimamente si fanno proprio delle belle spaghettate, vero? Peccato le fave da me siano un’entità sconosciuta… so che suggerisci di usare i piselli, ma una fava è sempre una fava eh? Perché io sono quella dei baccelli con il pecorino, per capirci, ma dev’essere la mia metà toscana che emerge prepotente 🙂
E comunque sia, fave o piselli, io ci provo…
Un bacio!
Claudia Casadio
8 Marzo 2016 at 11:33Ahah è vero, ultimamente solo spaghetti … sono alla ricerca della perfezione 😛
un bacio :*
Lilli nel paese delle stoviglie
9 Marzo 2016 at 12:00bella l’espressione un piatto democratico che fa felice ricchi e poveri! una delle “cose” che amo della cucina è proprio quel suo essere democratica, tutti mangiamo, a tutti piace farlo bene, di fronte a un piatto non esiste il ricco o il povero, le distanze si annullano e ognuno prova e trova il suo sapore, ricordo, gusto! uno spaghettino da paura, fossero tutti così i piatti semplici! un bacio.
Francesca P.
10 Marzo 2016 at 0:57Eccoti qui! 🙂 Bello sentirti parlare di poesia che si trova in posti dove solo gli occhi più attenti la scorgono, magari perchè è più nascosta… io la vedo anche in un primo semplice ma sempre d’effetto, che grazie agli ingredienti mi riporta alla stagione primaverile romana, che attendo ansiosa! E la bottiglia di birra in tinta con le fave non mi è sfuggita! 😀