Attorno alle foodblogger c’è sempre un alone di pregiudizio. Non di rado veniamo additate come scansafatiche e persone che “se la tirano”. Persone che non hanno voglia di lavorare, quelle di successo come delle miracolate. Si dice di noi che ci crediamo dei giornalisti senza aver avuto alcuna formazione. Ci crediamo fotografe (o fotografi) senza aver nessuna preparazione in merito.
Io ve lo dico col cuore. Non è sempre facile fare la foodblogger. Io adoro gestire il mio blog, adoro fotografare e cucinare e penso di averlo sempre fatto con la massima umiltà. Questo è il mio spazio di libertà. Sono il capo di me stessa e quando ricevo delle proposte sono solo io che decido se sono giuste per me. Ed è il pubblico che decide se ne sono stata all’altezza, che alla fine sono le persone che fanno la differenza nella blogosfera. Queste proposte, a me sono capitate un po’ di tutti i generi, possono spaziare dalla creazione di contenuti come articoli, ricette, live social, alla scuola di cucina (il cosiddetto “showcooking”) alla collaborazione per la parte social di un evento, alla presenza a un programma televisivo, solo per dirne alcune.
Io però non faccio solo la blogger. Ho anche studiato e mi sono laureata per fare una cosa che mi piace altrettanto. Faccio l’architetto e questo è un pezzetto importante di me. E anche se non ho studiato comunicazione e ho solo qualche nozione di fotografia, molte cose che ho imparato all’università le uso nelle immagini e nell’estetica dei piatti, com’è naturale che sia.
Mi fa molto piacere quando quella che è nata come passione pura, senza pretese di guadagno, mi dà qualche piccola oppurtunità. A chi non farebbe piacere? Quando capitano delle occasioni, se nelle mie corde, le colgo e non penso di sbagliare niente a farlo. Fa piacere che qualcuno veda delle capacità in me.
Ma, ripeto, non è sempre facile fare la food blogger.
Il mondo delle blogger è spesso visto dalle aziende come una pubblicità facile. Uno spazio a prezzo zero o quasi. Molto spesso nelle richieste che ci vengono fatte non ci si pone nemmeno il problema di dare un valore a questo lavoro, che alla fine è un lavoro a tutti gli effetti, intellettuale e manuale. Il tempo dedicato al blog è tempo piacevole certamente, ma pur sempre tempo e richiedere pubblicità non retribuite (magari in cambio di prodotti) è una prassi molto comune e, a mio avviso, altrettanto sbagliata perché è un modo per sfruttare il lavoro altrui.
Personalmente, parlando di sfruttamento, perché anche io non ne sono stata immune, mi è capitato che mi venisse richiesto un articolo da un editore mediamente famoso e mi è stato detto che sarebbe stato retribuito. Fatto e finito mi è stato detto che non era giusto per la testata e che non se ne faceva più nulla, per poi ritrovarmelo pubblicato pari pari qualche settimana dopo e a nome di qualcun altro. Giovane e ingenua non ho fatto nulla, ma lo ricordo come un episodio dove mi sono sentita meno di zero. Questi sono episodi abbastanza comuni purtroppo.
Per questo vi chiedo, chiedo a chiunque dia dei giudizi sul mondo delle blogger di andare cauti a parlare di qualcosa che finché non si “abita” non si può conoscere. Dietro la tastiera ci sono persone più o meno preparate, più o meno brave che, per la maggior parte dei casi, cercano solo di rincorrere una passione.
E se di una passione qualcuna riesce anche a trarne un guadagno cosa c’è di sbagliato?
Grazie
10 Comments
saltandoinpadella
16 Marzo 2016 at 17:58Vedo che avevi un sassolino da toglierti. Hai fatto benissimo, approvo totalmente 😀
Ti capisco e sono assolutamente daccordo con te. Faccio tutt’altro e gestisco il blog per passione. Ho avuto soddisfazioni più o meno grandi, ma la cosa che continua a spronarmi è solo il piacere di poter interagire con tante belle persone che hanno la mia stessa passione.
Ti mando un bacino
Lilli nel paese delle stoviglie
16 Marzo 2016 at 18:01ola infinita!!!!!!!!!!!!!! ben detto, condivido tutto, siamo tutte amanti della cucina e non ci crediamo ne’ cracco ne’ avedon, se qualcuno ci cerca per un lavoro però riteniamo giusto che un compenso anche piccolo, ci venga dato, senza contare che non è corretto per principio che ci siano giornali, testate, aziende ecc…che vivono utilizzando contenuti altrui. Il lavoro, qualunque sia va pagato e nessuna di noi pretende di essere retribuita come un giornalista, un fotografo! e comunque sia vivi e lascia vivere (non tu ovviamente) baci!
Raffaella
16 Marzo 2016 at 18:12Condivido tutto. Ed aggiungo che ogni professione è soggetta a generalizzazioni e pregiudizi da parte di menti superficiali. Io credo che sia sempre l’individuo a fare la differenza. E che dovrebbe essere la meritocrazia a “dare” o a “togliere”oppurtunità (piccole o grandi che siano).
Ti parlo anche io come laureata (in comunicazione però) con esperienza decennale in agenzia, appassionata di cibo, in approfondimento perenne di scuola di cucina e di fotografia.
Brava 🙂
barbara baccarini
16 Marzo 2016 at 18:23che ti adoro te l’ho già detto???
sacrosante parole!!
Claudia Casadio
18 Marzo 2016 at 8:36Ahahah! Addirittura. Grazie 🙂
SABRINA RABBIA
16 Marzo 2016 at 18:34che sassolino non piccolo ti sei tolta dalla scarpa. A me nno piace venir chiamata food blogger, io sono una mamma, moglie ed educatrice asilo nido con la passione per la cucina e niente di piu’ e mi piace condividere la mia passione con chi vuole leggermi e seguirmi, nno sono una professionista, non ho studiato da cuoca ne’ da fotografa quindi ci metto del mio in tutto cio’ che faccio, con cio’ concordo pienamente con ogni tua parola, brava!!!Baci Sabry
Simo
16 Marzo 2016 at 19:32Pienamente d’accordo su tutto quello che scrivi, hai espresso egregiamente quello che è anche il mio pensiero…
Un abbraccio e buona serata cara
Mila
17 Marzo 2016 at 10:16Beh io mi sono sentita dire che lo faccio perchè ho del tempo da perdere…senza pensare però che lavoro in tuttaltro settore, che ho una famiglia con figlio di 8 anni da scarrozzare a destra e manca, che pratico sport ed esco con le mie amiche, ovvero ho una vita anch’io….ma avere come dici un angolo tutto nostro dove NOI decidiamo cosa e come fare non ha prezzo/tempo…
Claudia
17 Marzo 2016 at 10:54Ahhhhhh alla faccia della verità!!! hai fatto benissimo a dire ciò che pensi.. davvero!!! E se ci si può anche guadagnare che male c’è? nessuno appunto!!!! 😀 Ti abbraccio mia cara..
tizi
17 Marzo 2016 at 16:16parole sante! tanta gente non vede la fatica, l’impegno, la dedizione che servono nel curare un blog, pensano che sia un passatempo da signorine viziate che oltretutto ci lucrano sopra… ed è davvero triste che sia così.
condivido in pieno il tuo pensiero!
un abbraccio 🙂