Chi mi conosce mi vuole bene. E non è un modo di dire.
Posso non stare simpatica a tutti, posso essere in divergenza di opinione con tanti, ma chi mi conosce finisce per apprezzarmi. La mia voglia di far bene, la mia fragilità, il mio spirito di adattamento, le mie parole buone, ma anche la mia voglia di ridere. E la mia buona fede. La cattiveria non mi appartiene, la sofferenza a volte sì.
Ma io ormai, a dispetto delle incertezze (mie), delle paure (mie), delle chiacchere (altrui) e delle invidie (altrui), ho iniziato a sorridere. E finchè ci sarà l’autunno, finchè ci saranno funghi, uva, giuggiole, nebbiolina, risotti, stivali, tè caldo, fruscìo, gatti coccolosi, zucche. Finchè la campagna profumerà di erba tagliata, di foglie secche, di mosto cotto, di cose semplici, io sorriderò.
I mostri non esistono se si è capaci di sfoggiare l’arma vincente. Anzi, il mostro sono solo io 🙂
Girovagavo per il web e mi sono imbattuta nella ricetta di questa torta da colazione, con le pere. Mi è piaciuta talmente tanto che ho dovuto rifarla subito. La torta è sua, Fiordirosmarino.
Ingredienti:
3 uova
150 g di zucchero + un cucchiaio di zucchero di canna
300 g di farina
150 g di yogurt bianco
70 g di olio di semi di girasole
un bicchierino di rum
una bacca di vaniglia (da cui estrarremo il contenuto)
1 cucchiaio di cacao amaro in polvere
una bustina di lievito per dolci
mezzo chilo di pere (peso già sbucciate)
Accendiamo il forno a 170°.
Sbattiamo le uova con lo zucchero. Aggiungiamo lo yogurt, l’olio, il rum e l’estratto di vaniglia. Uniamo poi la farina setacciata col lievito.
Imburriamo uno stampo (io da 24 cm di diametro) e ci versiamo i 3/4 del composto. Nel restante aggiungiamo un abbondante cucchiaio di cacao amaro e mescoliamo bene.
Riduciamo le pere a fette sottili per il lungo e le disponiamo sulla pastella che abbiamo versato. Terminiamo versando la pastella al cacao che abbiamo da parte.
Cospargiamo con un po’ di zucchero di canna. Cuociamo per 45-30 minuti (controlliamo col lo stecchino se abbiamo dubbi!).
A presto amici!
11 Comments
Yrma
14 Ottobre 2014 at 18:41Anche a me non appartiene la cattiveria (nè l'invidia) ma ahimè…la sofferenza fa male..certo. Tu sei giovane, bella e intelligente e…SAI CUCINARE!!!!! che meravigliosa torta!!!! Ti mando un super bacio <3
Taty
14 Ottobre 2014 at 18:49Questa torta è bella e golosa che meraviglia sarebbe trovarmela domattina sul tavolo a colazione!
Baci
Taty
Marghe
15 Ottobre 2014 at 10:21Non sai quanto ti capisco.
Ho esorcizzato tante cose, ma le ferite dalla delusione delle persone che credevo mi conoscessero bene, quelle sono impossibili da ignorare!
L'unico antidoto è appunto focalizzarsi sulle cose semplici che ci fanno stare bene, e che nessuno ci può portare via proprio perchè sono di tutti <3
Adoro tutte le torte marmorizzate, è un retaggio dell'infanzia 🙂 quindi ben vengano nuove verisoni da provare!!
Ti abbraccio
Acquolina
15 Ottobre 2014 at 11:41anch'io amo l'autunno, anche se ho preso tanta acqua, oggi 🙂
mi consolo con la tua bella torta e confermo tutto, ti conosco!
Lilli nel Paese delle stoviglie
15 Ottobre 2014 at 17:25Pure io sorrido per le castagne, i colori dei boschi, l'uva, le foglie secche, vino, il primo camino acceso, ecc…facciamoci forti delle nostre piccole grandi certezze! Magari con una bella e grande fetta di torta! Un abbraccio
Mariabianca
15 Ottobre 2014 at 20:38Mi sono unita molto volentieri ai tuoi lettori,complimenti per il blog.
m4ry
16 Ottobre 2014 at 10:55Tu devi sorridere, e non devi mai smettere di farlo…devi farlo per te stessa e a dispetto di tutti. Non possiamo piacere a tutti, non ci possono volere tutti….e forse, è anche giusto che sia così, ma sai che c'è ??? A me piaci proprio tanto…mi sei piaciuta fin da subito. Ecco ! E ora, mi mangio questa meraviglia 🙂 Ti abbraccio forte <3
Anonimo
18 Ottobre 2014 at 17:57Hi there, I enjoy reading through your article post.
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paneamoreceliachia
20 Ottobre 2014 at 13:14e poi? poi ci sarà l'inverno con tanti altri buoni motivi per sorridere… e la primavera? dove la mettiamo? l'estate e ancora autunno… per chi ha un anima bella come la tua ci sarà sempre un buon motivo per sorridere, questa magnifica torta fa venire un bel sorriso a me e tanta voglia di rifarla. ti abbraccio. alice
Simona
20 Ottobre 2014 at 23:16Beautiful pictures…
Federica
23 Ottobre 2014 at 5:18mi riconosco perfettamente nella tua descrizione. la sensibilità è un'arma a doppio taglio e il risvolto della medaglia è che spesso fa soffrire più del dovuto. ma mai smettere di sorridere, anche quando sembra difficile ed impossibile. non sono forse la persona più indicata a fare la "predica", la dovrei rivolgere in primis a me stessa, ma con un po' di'impegno ce la possiamo fare 🙂
che bella questa torta, bella e golosa. una fetta con una tazza di latte bollente scalderebbe adesso questa gelida giornata
un abbraccio